La prima crociata fu macchiata anche da gravi atti di violenza da parte dei crociati, lontani dagli ideali della cavalleria (come oggi viene concepita) e, soprattutto, da quelli cristiani.
In effetti le parole di Urbano a Clermont furono ascoltate alla lettera da molti masnadieri d’occidente, in parte mossi da una voglia di riscatto terreno e spirituale, e più spesso da un desiderio di conquista e di saccheggio.
Il poco ordine dimostrato da queste milizie, la loro condotta e la difficoltà nella organizzazione dell’esercito, spinse alla creazione di ordini militari su base monastica (cavalieri cristiani), in pratica dei veri e propri monaci (con relativo ordine) addestrati alla guerra “santa”.
Questi monaci furono destinati alla stabile difesa dei luoghi santi e di quanti vi abitavano.
La Regola primitiva di fondare una struttura cavalleresca organizzata, di carattere religioso-militare, è da attribuire a San Bernardo da Chiaravalle, il quale tradusse l’idea in azione concreta con la decisione e l’impeto che gli erano consueti.
Nacquero allora diversi ordini. In particolare:
– i Cavalieri Ospitalieri (poi di San Giovanni, di Rodi e di Malta): sostanzialmente monaci (benedettini) divenuti cavalieri cristiani (detti anche cavalieri Giovanniti). La loro base era l’ospedale di San Giovanni in Gerusalemme;
– i Cavalieri Templari: cavalieri cristianizzati da San Bernardo (Cistercensi). La loro base era nella moschea di Al-Aqsa presso il Tempio di Salomone in Gerusalemme;
– i Cavalieri Teutonici: Nobili Cavalieri Tedeschi. Papa Celestino diede loro la regola monastica di Sant’Agostino;
– i Cavalieri del Santo Sepolcro: organizzati da Goffredo di Buglione, dovevano obbedienza al Patriarca di Gerusalemme e seguivano la regola di Sant’Agostino. La loro sede era situata presso la Basilica del Santo Sepolcro in Gerusalemme;
Tutti questi cavalieri vennero chiamati Cavalieri Gerosolimitani.
In particolare nei Cavalieri Templari, Bernardo, vide lo strumento per la difesa di Gerusalemme, ma soprattutto il mezzo che avrebbe reso possibile cristianizzare gli ideali cavallereschi.
Infatti alcuni Cavalieri che avevano utilizzato la crociata per arricchirsi e conquistare, affermava il Santo, sviluppavano solo la mondanità, la peggiore vanità e non aveva nulla da dividere con il cristianesimo.
Ben diversa sarebbe stata, invece, la situazione, se si fossero creati nuovi sodalizi religiosi addestrati secondo gli insegnamenti di San Bernardo, il quale si espresse in proposito in termini chiari e limpidi nel De laude novae militiae ad milites Templi liber.
San Bernardo, l’austero osservatore, rifletteva:
“è necessario lo sfarzo dei nobili cavalieri, per correre con lusso e spreco contro la morte affrontata con impudente stupidità? Le armi nemiche avrebbero forse avuto paura dell’oro, avrebbero rispettato gemme e non oltrepassato la seta? sono necessarie solo tre cose: abilità, alacrità e circospezione; abilità nel cavalcare, prontezza nel colpire, circospezione nel guardarsi quando ci si recasse in terre e fra genti sconosciute”.
I cavalieri dell’epoca erano abituati, constatava il monaco di Chiaravalle, a combattere le guerre per odio.
I cavalieri di Cristo invece avrebbero preso le armi solo per la gloria del Signore.
Il nome ufficiale dell’ordine religioso e militare è: “Ordine dei poveri cavalieri di Cristo”, più noto come Ordine dei cavalieri del tempio di Salomone o più brevemente Ordine dei cavalieri Templari.
La congregazione si sviluppò nel 1119 (per alcuni storici 1118 e per altri 1120), a partire da una piccola formazione di nove cavalieri capeggiata dai crociati francesi Ugo di Pagani e Goffredo di Saint Omer. Lo scopo dell’iniziativa, ben accolta da Baldovino II Re di Gerusalemme, era quello di proteggere i pellegrini che si recavano in Terra Santa, lungo le insicure vie che conducono da Gerusalemme al Giordano.
Il mantello è bianco (come quello dei Cistercensi) con la croce rossa sul petto e sulla spalla.
Successivamente i Templari furono i principali difensori degli Stati latini (e non solo), prendendo attivamente parte ai combattimenti.
Il nome dell’Ordine deriva dal fatto che Re Baldovino posizionò i cavalieri nella moschea di Al-Aqsa, sulla spianata del distrutto tempio di Salomone.
I templari ottennero l’approvazione papale, e nel 1128 al Concilio di Troyes fu stabilita per loro una regola, redatta da San Bernardo da Chiaravalle, ispirata alla regola cistercense.
Dai “fratelli” Cistercensi, i Templari ereditarono anche il colore del mantello: bianco.
La gerarchia all’interno dell’Ordine prevedeva al vertice il maestro, la cui autorità era applicata da un capitolo composto da alcuni dignitari (il siniscalco, il comandante del Regno di Gerusalemme, il Gran Maresciallo, il drappiere, il comandante delle altre regioni come il Gran Priore etc.).
L’uniforme era composta da un mantello, come già anticipato, bianco, arricchito da una croce rossa sulla spalla sinistra. La forma della croce è greca (simmetrica), con le punte che vanno ad allargarsi verso l’estremità. Le punte terminano con un bordo dritto o, più raramente concavo, in ricordo delle otto Beatitudini,
I quartieri generali rimasero a Gerusalemme fino alla riconquista musulmana della città nel 1187, dopodiché furono trasferiti ad Antiochia, Acra, Cesarea e infine a Cipro.
Nel traffico di denaro e merci dall’Europa alla Palestina, i Templari svilupparono un efficiente sistema bancario del quale cominciarono a servirsi nobili e regnanti europei. I cavalieri accumularono così immense ricchezze che suscitarono invidie profonde e brame di conquista. Con il fallimento delle ultime crociate, tuttavia, il compito istituzionale dei templari ebbe termine ed inoltre l’opinione pubblica iniziò a giudicare i Templari stessi come causa della sconfitta crociata.
Nel 1307 Filippo IV di Francia, con l’aiuto di papa Clemente V, fece arrestare il gran maestro Jaques de Molay e quasi tutti i templari di Francia con l’accusa infamante di sacrilegio e di satanismo, condannandolo poi al rogo insieme ai suoi principali ufficiali. L’ordine venne sospeso nel 1312, tutti i suoi beni vennero assegnati ai cavalieri Ospitalieri o confiscati da Filippo IV e da Edoardo II, che aveva sciolto l’Ordine anche in Inghilterra.
La caratteristica Croce Templare rossa su fondo bianco, con le punte allargate e gli estremi piatti o appena incurvati verso l’interno.
L’ideale del Cavaliere Templare
Difendere il Cristianesimo ed essere esempio di onore e di pace
L’impegno del Cavaliere
diffondere pace e fratellanza ricordando che anche se abbiamo origini, vicissitudini, tradizioni e culture diverse,
possiamo essere tutti uniti nella forza dell’amore comune e della fratellanza.
Il dovere del Cavaliere
Obbedienza, dignità, fierezza e lealtà.
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